PER UN’EDUCAZIONE LIBERALE GENERALIZZATA
La scuola,espressione dell’interesse di una società al suo miglioramento,costituisce a sua volta una società retta da processi comunicativi. Se però nella più grande società che la circonda la COMUNICAZIONE è motivata da interessi da promuovere, dalla volontà di informarsi o semplicemente stabilire e vivificare rapporti, nella scuola tutto questo rimane subordinato ad obiettivi specifici la cui realizzazione viene tenuto sotto costante controllo. Infatti,l’educazione impartita dalla partecipazione alla stessa vita sociale mira soltanto alla continuità di questa ma non ha coscienza del problema educativo nel quale le esigenze di formazione morale vanno soddisfatte insieme a quelle dello sviluppo intellettuale delle giovani generazioni e di un loro miglior modo di essere al mondo. Ora, formazione intellettuale e morale dell’uomo vuol dire coscienza critica, capacità di assumere impegni responsabili, di relazionarsi con gli altri,dunque capacità di dialogo perché la vita della coscienza si sviluppa sotto forma di un dialogo interiore. Nel dialogo,nella comunicazione, gli uomini si scambiano informazioni, promesse,stabiliscono contatti intesi al loro mutuo giovamento. La stessa scuola,considerata come luogo di dialogo piuttosto che come un luogo deputato al travaso delle nozioni dalle teste degli insegnanti in quelle degli allievi, si configura come società nella quale lo sviluppo delle giovani menti si svolge nella COMUNICAZIONE,nella manifestazione del personale opinare e giudicare che nello scambio stesso sono continuamente tentate,corrette, ritentate.
Questo è l’insegnamento transazionale nel quale si valorizzano l’attività dell’allievo,i suoi interessi ed è volto,piuttosto che allo sviluppo di particolari attitudini, alla formazione insieme dell’uomo sociale e del soggetto cosciente,alla fine,del cittadino e dell’uomo.
Bibliografia
J. S. Bruner:Il conoscere, saggi per la mano sinistra, 1968,Armando